Il San Francesco si trova nel cuore di Bardonecchia, a metà strada tra la principale Via Medail e Campo Smith (da dove partono gli impianti dell’area Colomion-Melezet). A 300 m. si trova il Palazzo delle Feste e i campi da tennis. Attraversando Viale Roma ci troviamo nella pineta di Bardonecchia.
L’interno è finemente arredato, l’angolo divano è allietato dal camino a legna.
Splendido il terrazzo che con i suoi 50 mq. consente di vivere anche all’aperto e prendere il sole. Intorno alla villa, si può godere del bellissimo e alberato parco condominiale di oltre 3.000 mq., ideale per i giochi dei bambini in tutta sicurezza.
Gli ospiti hanno libero accesso a tutti gli spazi del parco condominiale, del parcheggio nel cortile oltre al box privato.
Il quartiere è quello residenziale di maggior pregio a Bardonecchia.
Ideale è spostarsi a piedi per godere il circondario, non ci sono tratti di salita o discesa troppo pendenti. Quindi anche per le èersone avanti con l'età è piacevole camminare nei dintorni.
(da Wikipedia)
Bardonecia in piemontese, Barduneice in occitano, Bardonnèche in francese) è un comune italiano di 3 150 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte, in alta Val di Susa. È il comune più occidentale d'Italia e della regione Piemonte, importante centro per gli sport invernali.
Le valli ed i monti circostanti
Si trovano, in senso orario :
la Valle Stretta, (la cui parte più a monte ricade in territorio francese)
la Valle della Rho
il Vallone del Frejus
il Vallone di Rochemolles (che raccoglie anche le acque provenienti dalla Valfredda)
Nella parte media o alta di questi valloni si trovano valichi che mettono in comunicazione la conca di Bardonecchia con la Francia: si tratta rispettivamente del Colle della Scala, stradale, e dei valichi, dotati solamente di sentiero, dei colli della Rho, del Frejus e di Etiache; al di sotto del colle del Frejus transitano due trafori, uno ferroviario e uno autostradale.
Alla conca fanno da corona molte importanti montagne, parecchie delle quali superano quota tremila. In particolare hanno interesse sciistico, per la presenza di impianti di risalita, il Monte Jafferau e il Colomion; sono invece importanti da un punto di vista alpinistico le Dolomiti di Valle Stretta, la Rognosa di Etiache e la Pierre Menue, la più alta vetta delle Alpi Cozie settentrionali. Il Monte Thabor, la Punta Nera, la Punta del Frejus e varie altre cime sono invece di natura principalmente detritica e vengono raggiunte da percorsi escursionistici o sci-alpinistici.
La conca di Bardonecchia comprende un invaso artificiale destinato ad un uso idroelettrico, il Lago di Rochemolles, originato da uno sbarramento sul torrente omonimo.
Idrografia
Bardonecchia è attraversata da vari torrenti alpini che, a dispetto della denominazione, non vanno praticamente mai in secca. È lambita dalla Dora di Bardonecchia, affluente della Dora Riparia, che scorre appena fuori del centro abitato, praticamente parallela alla strada statale 335, detta di Bardonecchia ed alla linea ferroviaria Torino-Parigi. Nel territorio comunale è attraversata da due ponti stradali che collegano la statale (e l'autostrada A32) al paese. Essi formano una specie di ventaglio imperniato all'uscita del paese, sulla confluenza finale nella Dora, che va dal torrente di Rochemolles al Torrente di Valle Stretta. Procedendo attorno a Bardonecchia in senso antiorario si incontrano:
il torrente di Rochemolles, il cui ramo principale nasce sotto la punta del Sommeiller (3333 m s.l.m.), che dopo aver formato il bacino artificiale di Rochemolles (1978 m s.l.m.), scende arricchendosi delle acque provenienti dai valloni laterali, fra i quali la Valfredda, in direzione Nord - Sudovest e, raccolte le acque dei torrenti che attraversano Bardonecchia, diventa Dora di Bardonecchia:
il torrente del Frejus (detto anche Rio Merdovine), che entra nell'abitato presso Borgo Vecchio (a nord) ed attraversa il paese prima in direzione NS poi piega verso Est dopo essere attraversato da un ponte sulla via Medail (nella parte più alta della medesima) e scende fino a qualche decina di metri a SE della Stazione ferroviaria, unendosi poco dopo al torrente di Valle Stretta. Esso è formato da tre rami principali, ciascuno dei quali alimentato a sua volta da rivoli vari:
il Rio Gauthier, che origina sotto la Punta Nera (3041 m s.l.m.)
il Rio Chatelard, che origina sotto la punta del Monte Fréjus (2936 m s.l.m.)
il Rio Pian dell'Acqua, che origina tra la Punta Bagnà (3129 m s.l.m.) e la Cima del Vallone (3171 m s.l.m.)
(questi ultimi due si uniscono fra loro formando un unico corso d'acqua che poco a valle confluisce al primo, in località Grange Merdovine)
il torrente Rho, formato inizialmente da due rami, quello principale, che origina sotto l'omonimo colle (2650 m s.l.m.), ed il Rio Rebour, che origina sotto la Punta Nera. Esso delimita il paese sul lato ovest, quello più alto, esattamente come la Dora di Bardonecchia lo delimita ad est, nella parte più bassa. Passa dietro il Palazzo delle Feste, per poi unirsi nelle vicinanze di Campo Smith al torrente di Valle Stretta. Fu proprio il torrente Rho che con le sue esondazioni del 1872 e 1873 allagò parte del Borgo Vecchio, distruggendo la cappella del Santo Sepolcro, sita ove oggi sorge il Palazzo delle Feste. Nel 1876 l'esondazione si ripeté ma con esiti meno drammatici.[3][4]
il torrente di Valle Stretta, che origina sotto il massiccio del Monte Thabor (3178 m s.l.m., in territorio francese) e parte delle cui acque, intercettate con uno sbarramento poco prima di entrare in territorio italiano, alimentano attraverso un canale di derivazione una piccola centrale idroelettrica dell'ENEL. Già in territorio italiano, all'inizio del falsopiano del Pian del Colle accoglie le acque del Rio Guilaud che ha origine sotto il Passo della Mulattiera. Il torrente, il cui alveo è sito ai piedi del complesso montuoso Selletta - Monte Colomion, segna il confine sudorientale delle frazioni Melezet e Les Arnauds per poi unirsi, poco dopo Campo Smith, al torrente della Rho e successivamente con questo alla Dora di Bardonecchia.