Trend di viaggio delle famiglie
Insieme alla scoperta del mondo – Con chi viaggiano le famiglie italiane
La vacanza principale del 2020 si preannuncia all’insegna della famiglia ristretta. Il 72% degli europei intervistati dichiara infatti di voler viaggiare insieme al proprio partner e ai figli. Il 6% sostiene di voler portare anche i nonni mentre un ulteriore 5%, oltre ai nonni, intende partire insieme ad altri membri della famiglia, come zie, zii e cugini.
In Italia la tendenza a viaggiare con la sola famiglia ristretta è ancora più marcata: il 78% delle famiglie italiane prevede di partire per le vacanze nel 2020 solamente con il partner e i figli. Il 6% lascia spazio anche ai nonni, mentre solo il 3% estende l’invito anche ai membri della famiglia allargata, la stessa percentuale che porterebbe in vacanza il proprio animale domestico.
Un successo su tutta la linea: i vantaggi di una vacanza in famiglia

I vantaggi di scoprire il mondo insieme alla propria famiglia sono innumerevoli, come dimostra il fatto che la stragrande maggioranza degli europei intervistati sceglie di andare in vacanza con i propri cari. Secondo i viaggiatori, l’aspetto più positivo è quello di divertirsi insieme, prendersi una pausa dallo stress della quotidianità e condividere del tempo di qualità rafforzando il legame affettivo.
Vivere esperienze in famiglia che rimangano impresse nella memoria è un aspetto importante percepito da molti intervistati, così come evadere dalla routine quotidiana e vivere nuove esperienze.
Più della metà delle famiglie italiane ritiene che i due principali vantaggi di una vacanza in famiglia siano divertirsi insieme per evadere dallo stress e condividere del tempo di qualità per rafforzare il legame affettivo, seguiti a poca distanza dalla possibilità di trascorrere più tempo insieme costruendo un atteggiamento positivo per il futuro della famiglia.
Altri vantaggi molto sentiti sono la possibilità di creare insieme dei ricordi indelebili, scoprire cose nuove o provare nuove esperienze con i familiari e prendersi una pausa dalla routine quotidiana.
Rivivere a casa i momenti trascorsi per sentirsi ancora in vacanza e la possibilità di allentare eventuali tensioni familiari sono aspetti che invece non vengono considerati altrettanto importanti.
Per quanto riguarda i figli, molti genitori italiani sono convinti che i viaggi all’estero siano esperienze estremamente positive, perché li aiutano ad avere una mentalità più aperta e a essere più tolleranti verso etnie e stili di vita diversi (58%). Inoltre, li stimolano a interessarsi ad altre culture e lingue (53%).
Allungando l’orizzonte temporale, poco più della metà degli intervistati ritiene che offrire ai propri figli la possibilità di conoscere culture, Paesi e mete diversi li aiuterà ad avere successo nella vita.
Cosa rende perfetta una vacanza in famiglia*
L’Italia vanta alcune delle spiagge più belle d’Europa e, nella scelta di una casa vacanza, per molte famiglie italiane la presenza o meno della spiaggia fa la differenza. Il 36% degli intervistati la ritiene infatti essenziale o molto importante.
Dal punto di vista dei servizi e delle dotazioni della proprietà, il 63% delle famiglie italiane dà la massima importanza alla connessione Internet, anche se questa percentuale risulta più bassa che per altre nazionalità che hanno partecipato al sondaggio, per le quali si attesta più importante ancora: si vedano i britannici (82%) e gli spagnoli (71%). Dal confronto emerge quindi un desiderio maggiore delle famiglie italiane di trascorrere più tempo insieme ed evadere.
Tra le dotazioni più importanti di una casa vacanza rientrano anche la piscina (31%) e il giardino privato (40%), mentre la vasca idromassaggio privata si ferma al 4% e risulta ancora meno interessante se condivisa con altre persone (1%).
Per quanto riguarda la sistemazione in sé, la doccia (75%) ha decisamente la meglio sulla vasca da bagno (4%), forse perché ritenuta più comoda per sciacquarsi via la sabbia. La possibilità di avere un patio dove rilassarsi è essenziale per il 52% degli intervistati, di avere un balcone per il 48%.
Considerando la volontà di trascorrere del tempo di qualità in famiglia, il 98% degli intervistati ritiene che la presenza di un ufficio o di uno spazio per lavorare sia del tutto o quasi del tutto irrilevante. Solo un quarto delle famiglie italiane considera importante la presenza della televisione, discostandosi ancora una volta dai britannici e anche dai portoghesi (59%).
Per quanto riguarda i pasti, oltre la metà delle famiglie italiane considera essenziale o molto importante la presenza di una cucina attrezzata. Inoltre, il 40% cerca sistemazioni vicino ai negozi e il 42% con ristoranti nelle vicinanze.
Ad eccezione della piscina privata, viene dimostrato scarso interesse per le attività sportive. Il ciclismo e l’escursionismo si aggiudicano la percentuale più alta, che comunque non supera il 10%, mentre gli sport acquatici si fermano al 9%. Il 100% dei partecipanti al sondaggio ritiene la presenza di una palestra totalmente irrilevante.
Cittadini del mondo: una generazione di esploratori

Grazie alla rapida crescita del turismo internazionale negli ultimi decenni, i bambini europei viaggiano molto di più rispetto a quanto non abbiano fatto i loro genitori. Più del 30% degli adulti ammette di non aver mai viaggiato all’estero quando aveva l’età dei propri figli, mentre solo il 12% dei bambini di oggi non è mai uscito dai confini nazionali.
Più della metà dei figli ha visitato 1-3 Paesi, un quarto 4-6 Paesi, mentre un fortunato 10% ha avuto la possibilità di visitarne più di 7.
Guardando al nostro Paese, risultano ancora più marcate le differenze tra genitori e figli italiani e tra l’Italia e gli altri Paesi europei inclusi nel sondaggio. I dati rivelano che le famiglie italiane tendono a viaggiare meno rispetto alle altre nazionalità, perché ritengono molto importante trascorrere le vacanze all’interno del territorio nazionale.
Il 49% dei genitori italiani ammette di non aver mai viaggiato all’estero quando aveva l’età dei propri figli. Si tratta di una delle percentuali più alte in Europa, in netto contrasto con il 20% dei Paesi Bassi e della Germania. I bambini italiani che non hanno mai oltrepassato i confini nazionali arrivano al 19%, contro il 6% degli svedesi e degli olandesi.
Analizzando il numero di Paesi visitati, il contrasto generazionale è un po’ meno evidente: il 51% dei figli ha visitato 1-3 Paesi mentre, alla loro età, solo il 35% dei genitori ha viaggiato all’estero, una delle percentuali più basse tra i Paesi partecipanti al sondaggio. Solo la Spagna ha una percentuale minore, pari al 30%. La Germania, la Svezia e i Paesi Bassi raggiungono invece il 47% e l’Austria il 46%.
Solo il 9% dei bambini italiani di oggi ha avuto la fortuna di visitare 7 o più Paesi, contro il 15% degli svedesi e degli olandesi e il 14% dei britannici.
La vacanza inizia a casa
Che la vacanza inizi a casa è un dato di fatto per i genitori italiani, che si godono l’attesa e l’entusiasmo per la partenza insieme ai propri figli. Più della metà delle famiglie italiane fa programmi sulle attività da fare insieme e pianifica le cose da vedere una volta a destinazione. Il 50% si prepara facendo delle ricerche in Internet, mentre il 46% fantastica sulle attività da fare nella casa vacanza. Solo poco più di un terzo dei genitori lascia che i figli si facciano la propria valigia per coinvolgerli nei preparativi per il viaggio.
Il 23% fa un passo in più insegnando ai figli qualche parola nella lingua o nel dialetto del luogo che visiteranno, mentre il 19% arriva addirittura a cucinare qualche piatto tipico del luogo. Alcuni esempi sono il “fish and chips”, il piatto più consigliato dalle famiglie britanniche o, per i più audaci, le svedesi “Köttbullar med potatismos och lingonsylt”, ossia le polpette di carne con purè di patate e marmellata di mirtilli rossi.
Alla scoperta del mondo – Destinazioni dei sogni e destinazioni effettive a confronto
Quando viene chiesto di stilare la lista dei viaggi dei desideri del 2020, gli italiani sognano in grande. Il desiderio più diffuso è quello di andare oltreoceano, con il 44% degli intervistati che sceglie gli Stati Uniti. La distanza non costituisce un problema per le persone che hanno indicato l’Australia e la Nuova Zelanda (21%), mentre il 20% preferisce i Caraibi e le Maldive.
In realtà, molti italiani hanno trascorso le vacanze in Europa e il Vecchio Continente rientra comunque tra le destinazioni da sogno scelte dagli intervistati, con il 39% dei voti.
A tu per tu con l’arte e la storia – La lista dei desideri dei luoghi di interesse scelta dalle famiglie

I luoghi di interesse che gli europei vorrebbero prima o poi visitare sono disseminati in tutto il globo, ma il vertice della classifica è occupato da un monumento abbastanza vicino a casa, la Torre Eiffel a Parigi. Con il 35% dei voti, si è aggiudicata il primo posto battendo sul filo di lana la Statua della Libertà e le Cascate del Niagara.
Altri luoghi di interesse non troppo lontani sono il nostro Colosseo, che ottiene il quarto posto a pari merito con un altro classico degli Stati Uniti, il Grand Canyon, e il Tower Bridge, l’unico punto di interesse del Regno Unito a essere presente nella top 10, che si aggiudica la nona posizione insieme alla Laguna Blu in Islanda.
Spingendoci più lontano, la Grande Muraglia Cinese occupa il sesto posto della classifica a pari merito con le Piramidi di Giza e la Sfinge in Egitto.
Il vertice della classifica italiana rispecchia i risultati di quella europea, con la Torre Eiffel al primo posto, seguita dalle Cascate del Niagara e dalla Statua della Libertà. Gli Stati Uniti occupano anche la quinta posizione con il Grand Canyon. Le Piramidi e la Sfinge in Egitto e la Grande Muraglia Cinese si attestano rispettivamente al quarto e al settimo posto.
Restando in Europa, gli italiani sognano di visitare anche la Sagrada Familia di Gaudí a Barcellona, l’Acropoli di Atene e il Tower Bridge di Londra.
Viaggi futuri in programma
Nei prossimi 3 anni, gli europei non hanno in programma di allontanarsi troppo da casa, come dimostra il fatto che 9 destinazioni su 10 sono in Europa. La Spagna, l’Italia e la Francia occupano le prime 3 posizioni della classifica, seguite dal Regno Unito.
Gli Stati Uniti sono l’unica destinazione extra-europea e si attestano al sesto posto, davanti a Portogallo, Austria e Paesi Bassi.
Per quanto riguarda i viaggi che hanno in programma le famiglie italiane nei prossimi 3 anni, sembra che i genitori abbiano tutta l’intenzione di mostrare ai propri figli le tante bellezze dello Stivale. Il vincitore incontrastato è infatti il nostro Paese, seguito da Spagna e Francia. Il Portogallo occupa la settima posizione, a pari merito con l’Irlanda.
Gli Stati Uniti si piazzano al quarto posto, mentre il resto della top 10 è per lo più dominata dai Paesi europei. Solo il 6% delle famiglie italiane ha in programma di andare dall’altra parte del mondo, precisamente in Australia e Nuova Zelanda, che si aggiudicano la decima posizione insieme alla Svizzera e ai Paesi Bassi.
Do you speak français? – Le lingue straniere
Secondo Voltaire, conoscere tante lingue è come avere tante chiavi per un’unica serratura, e sembra che gli italiani abbiano preso questo messaggio molto sul serio. Ben il 67% degli intervistati italiani sostiene di parlare molto bene o abbastanza bene una seconda lingua, mentre un ulteriore 28% conosce almeno qualche frase. Solo il 5% ammette di non conoscere alcuna lingua straniera.
Confrontati con le risposte degli altri Paesi europei, questi risultati segnano un punto a favore degli italiani, dato che il 27% dei britannici e il 20% dei francesi confessa di conoscere solo la propria lingua madre.
La popolazione più poliglotta è quella svedese, con oltre l’80% degli intervistati che sostiene di parlare molto bene o abbastanza bene altre lingue, seguita da portoghesi, tedeschi, austriaci e olandesi che si attestano sul 70% o più.
L’inglese è di gran lunga la seconda lingua straniera più parlata dagli italiani, scelta dall’87% degli intervistati, seguita dal francese (41%) e dallo spagnolo (24%). L’inglese è anche la seconda lingua straniera più parlata a livello europeo (80%), con un notevole distacco rispetto al francese (28%), allo spagnolo (25%), al tedesco (20%) e all’italiano (14%).
Perché imparare una lingua straniera è importante per i bambini
Gli italiani non hanno dubbi sull’importanza dell’apprendimento di una lingua straniera perché apre la mente verso altre culture e nazionalità (73%), aiuta a cavarsela quando si è in giro per il mondo (60%) e aumenta le opportunità lavorative (43%).
La ragione principale per cui gli italiani non imparano una lingua straniera è che comunicano solo nella propria lingua madre (43%), mentre il 22% sostiene di non farlo perché è troppo impegnativo e il 4% perché non gli va di farlo.
Viaggi e curiosità
Viaggi alla scoperta del gusto: i piatti per famiglie consigliati dalle famiglie
Quali piatti tipici consiglieresti alle famiglie in visita in Italia per aiutarle a scoprire il meglio della nostra cucina? Il 72% delle famiglie italiane ha scelto la pizza napoletana, specialità insignita del marchio UNESCO STG, che occupa un meritato primo posto, seguita dalla carbonara e dagli arancini a pari merito con i tortellini.
A dimostrazione della grandissima varietà della tradizione gastronomica italiana, sono molte le specialità regionali che si sono conquistate un posto in classifica, come la bistecca alla fiorentina (33%), la cotoletta alla milanese (21%) e la polenta con brasato al Barolo (poco meno del 20%).
Le preferenze e i consigli culinari variano molto da Paese a Paese. Per i tedeschi, il currywurst si merita senza ombra di dubbio il primo posto, mentre i britannici naturalmente preferiscono il fish and chips. Per i francesi non c’è niente di meglio del loro acclamatissimo formaggio.
Cosa non può mancare nella valigia delle famiglie italiane
Le famiglie italiane che partono per una vacanza all’estero spesso dimostrano una certa apprensione. Circa il 60% degli intervistati dichiara che la cosa più importante da mettere in valigia sono le medicine, un terzo la crema solare e l’8% un copri cuscino anti acaro.
Per la serenità di tutta la famiglia, un quarto degli intervistati porterebbe l’orsacchiotto con cui dorme il figlio. Un quarto metterebbe in valigia un tablet o una console dei videogiochi mentre il 18% porterebbe dei giochi da fare insieme, l’ennesima riprova di quanto sia importante divertirsi in famiglia durante le vacanze.
Il 12% non partirebbe senza la propria caffettiera, mentre un ulteriore 12% si porterebbe dietro la propria scorta di pasta.
Il 10% dimostra un certo spirito di adattamento e farebbe affidamento su ciò che trova una volta a destinazione.
Figli inclusi nel prezzo?

Fino a quando sono disposti a pagare i genitori per far venire i figli in vacanza con loro? I genitori europei che vanno in vacanza sembrano abbastanza determinati a provvedere alla quota dei propri figli. Il 26% pagherà fino a quando vivranno sotto lo stesso tetto, mentre il 10% dichiara di avere intenzione di pagare le vacanze ai propri figli fino al loro diciottesimo anno di età.
Il 17% è disposto a pagare finché se lo può permettere, mentre un 16% particolarmente generoso sostiene di pagare la parte dei figli ogni volta che viaggiano insieme. Il 9% intende sovvenzionarli finché non avranno una famiglia propria e l’8% finché non finiranno gli studi.
Le famiglie italiane si rivelano particolarmente generose: il 26% degli intervistati sostiene che pagherà finché i figli vivono a casa con loro e un ulteriore 21% dichiara che lo farà finché se lo può permettere. Il 14% rivela che pagherebbe le vacanze ai propri figli ogni volta che viaggiano insieme. Solo il 3% smetterebbe di provvedere alle vacanze quando compiono 20 anni.
Confrontando i risultati dell’Italia con il resto d’Europa, i genitori francesi si distinguono quanto a generosità: il 36% continuerebbe a pagare finché i figli non vanno via di casa e il 15% pagherebbe ogni volta che vanno in vacanza insieme. I britannici sembrano invece essere meno prodighi. Solo il 7% è disposto a pagare le vacanze dei propri figli ogni volta che viaggiano con loro, mentre il 19% taglierebbe ogni contributo quando i figli compiono 18 anni.
Informazioni sulle fonti dei dati:
Salvo laddove diversamente specificato, i dati esposti nel report si basano su un sondaggio online a cui hanno partecipato oltre 9.000 genitori maggiorenni con figli sotto i 15 anni, appartenenti a nazionalità diverse (italiana, britannica, francese, tedesca, spagnola, portoghese, olandese, svedese e austriaca). Il sondaggio è stato condotto da Atomik Research nel mese di dicembre 2019 per conto di Vrbo, brand di Expedia Group.
* Report sulle seconde case di Savills, 12 novembre 2019, Savills Research e Vrbo
**I dati mostrati si basano sulla domanda e sui prezzi effettivamente pagati dai viaggiatori su www.Vrbo.com/it nel periodo 1 ° gennaio-31 dicembre 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018.
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